Firenze si prepara ad accogliere, il 30 settembre al Mandela Forum, uno straordinario concerto di Mika, nel suo tour 2015 “No place in Heaven”. I cari fascisti buontemponi hanno colto l’occasione per ricordarci, qualora ce lo fossimo scordato, l’orientamento sessuale del cantante libanese, imbrattando con un sonoro “Frocio” due locandine promozionali dell’evento. Oltre all’insulto omofobo è facile scorgere un messaggio intimidatorio: hanno coperto con una riga nera gli occhi di Mika. Evidente che vi è una minaccia diretta all’artista, interpretabile nel seguente modo: “Frocio di un Mika, ti conviene sparire altrimenti finisci male”.
Libertà d’espressione? Certamente, per i seguaci delle Sentinelle e di ProVita una legge contro l’omotransfobia sarà sempre e comunque liberticida. I movimenti integralisti, che ultimamente si stanno dando addirittura al negazionismo (solo per le vittime di omofobia), figuriamoci se prenderanno le difese di Mika e di tutti coloro i quali vengono insultati e intimiditi ogni giorno.
Mika ti chiediamo scusa. In Italia esiste l’integralismo, in Italia esiste il fascismo. Siamo un paese arretrato, bigotto, stupido. Vuoi un consiglio? Mi piange il cuore dartelo: non venire più a cantare in Italia fino a che non cambierà qualcosa. Questo paese ancora non ti merita.
Alessandro, Gruppo Giovani Tralaltro