GIOVEDÌ, 3 SETTEMBRE alle 21 Bruno Casini presenta “Sex & the world”, assieme a Francesco Messina che presenta “Ogni tanto passava una nave. Viaggi e soste con Franco Battiato”
Bruno Casini è un personaggio che lascia il segno, ovunque vada e in chiunque lo conosca. La sua grande vitalità, curiosità e inesauribile voglia di scoprire luoghi e persone l’hanno sempre spinto in giro per il mondo a caccia d’esperienze e di avventura: in questo libro racconta più di 25 anni di viaggi e incontri, da un rocambolesco tour tra Orano (Algeria) e Marrakesh (Marocco) nel 1973 e a un appuntamento (quasi) al buio a Zurigo, nel 2009.
Di mezzo ci sono Patmos, l’isola greca dove san Giovanni avrebbe scritto l’Apocalisse, e la Gay Bay Area di San Francisco, Berlino alla vigilia della caduta del muro e Zeltweg, in Austria, per il concerto dei Rolling Stones nel 1995, e poi Londra, Madrid, Barcellona, Cordova, Parigi, Atene, Praga, Lisbona, Amsterdam, New York, Los Angeles, Ketama, ancora in Marocco, e Herat, in Afghanistan, insieme a tappe a più corto raggio, nel perimetro italiano.
Storie di vita, amicizia, amore, musica, politica, sesso, letteratura, inclinazioni ideali, trasgressioni, conquiste e battaglie in nome di un mondo più libero e giusto – per viaggi di piacere e non solo, c’è anche una finestra sui lavori forzati del servizio militare. Qui c’è insomma buona parte della strada che il ragazzo Bruno ha percorso fin qui, ed è decisamente tanta. E bella.
“Oggi ho fatto un salto al vecchio bazar di Herat per le ultime spese, prima nella parte dedicata alle stoffe e ai vestiti, poi da un artigiano che fa gioielli: ho scelto due pietre e mi ha preso la misura per due anelli, uno con un lapislazzuli e l’altro con un turchese, saranno pronti per domattina sul tardi. Gli anelli mi hanno sempre affascinato, ne comprerei a decine, poi da queste parti le pietre preziose costano niente. Tornerò in Italia con le mani piene di anelli magici e densi di ricordi afghani, non dimenticherò questo viaggio straordinario che rimarrà nel mio cuore per tutta la vita. Lasciare questi spazi infiniti, questi paesaggi mozzafiato, i meravigliosi sorrisi di questo popolo, questi profumi inebrianti, questi colori adrenalinici, queste notti fiabesche, per tornare in occidente: ma perché non resto qui? E invece rieccoci a Firenze, in questa casa tra i tetti, tutti insieme appassionatamente a raccontarci le nostre avventure nel mondo, ad ascoltare le nostre filosofie di vita fino alle prime luci dell’alba. Quasi quasi riprendo zaino e sacco a pelo, scendo per strada e riparto per il magico oriente.
On the road again!”
Francesco Messina con il suo Polystudio ha progettato per editori, musei teatri, giornali e numerose istituzioni culturali, tra le quali La Biennale di Venezia di cui è stato art director. Con “Ogni tanto passava una nave. Viaggi e soste con Franco Battiato” non realizza l’ennesima biografia di Battiato o un libro di musica, o tantomeno d’arte. Più che altrocerca di raccontare una storia fatta di progetti in salita, di viaggi non sempre prevedibili e altre amenità varie, intraprese da due amici che hanno scelto anche di lavorare insieme, a volte su questioni molto pop e altre che non lo sono affatto. È la cronaca, raccontata e disegnata, di quasi una quarantina d’anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: quelli della musica, della grafica, del teatro, del cinema e di quant’altro fosse al tempo necessario affrontare per trovarsi sempre più spesso coinvolti in un bel viaggio. Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi.