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Arcigay Tralaltro annuncia il ricorso al TAR nei confronti dell’amministrazione Bitonci per il rifiuto di concedere spazi comunali alla scrittrice e filosofa Michela Marzano.

michela marzanoArcigay Tralaltro, in collaborazione con la Libreria Libratì, lo scorso 14 novembre aveva invitato a Padova Michela Marzano per presentare il libro “Mamma, Papà e Gender”. L’idea di invitare la docente di Filosofia , un nome apprezzato sia in Italia che all’estero, nasceva dalla necessità di parlere dei complessi argomenti legati all’identità di genere e all’orientamento sessuale con serenità e con un approccio scientifico. A queto fine l’associazione aveva richiesto di poter utilizzare sale comunali, nello specifico Sala Paladin o Sala Anziani, per dare all’evento una rilevanza pubblica, un’offerta culturale destinata a tutta la cittadinanza.

L’amministrazione comunale a una settimana dall’evento ha risposto rifiutando l’uso delle sale comunali, adducendo come pretesto la “mozione anti-gender” del cinque ottobre, che impegna l’amministrazione Bitonci in una lotta tutta ideologica contro un nemico che non esiste, l’Ideologia Gender e che pure se rivista in sede di discussione in modo assai rilevante, di fatto porta ancora al suo interno contenuti pensantemente omofobici e discriminatori per le persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali) e per le loro famiglie.

I risultati di questa mozione, e più in generale l’atteggiamento di Bitonci verso le questioni LGBTI e più in generale sulla libertà di espressione, sono noti: prima con la libreria Pel di Carota a cui più volte, sono stati negati spazi pubblici per la lettura di libri per l’infanzia, per finire a novembre con Michela Marzano. La città di Padova ha risposto con la giusta indignazione a questi atti censori che puzzano di fascismo e a una gestione tutta politica e privatistica degli spazi comunali. Risposta che ha assunto anche toni di alta cività, come quella dell’Università di Padova che ha fornito poi gli spazi per la conferenza di Michela Marzano a cui hanno assistito quasi mille persone.

La nostra associazione non ha lasciato cadere nel vuoto un atto così grave di limitazione alla libertà di espressione e a una gestione così arrogante degli spazi comunali, pertanto ha presentato ricorso al TAR attraverso l’assistenza legale dell’avvocato Corvaja, per tutelare la libertà di espressione di tutti i cittadini e per impedire che la democrazia a Padova si ostaggio di fanatismi ideologici e di una campagna di strumentalizzazione politica. Per tutti coloro che volessero sostenerci nel ricorso abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi, tutti coloro che sono interessati a contribuire perché Padova sia e resti una città dove a ognuno è garantito lo spazio per il confronto e il dibattito possono sostenerci attraverso la piattaforma buonacausa.org/.

buonacausa.org/cause/liberapadova

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