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Test HIV e ambulatorio MST
SALUTE MTS/HIV – informazioni e servizi di test a Padova
Si può eseguire il solo test per HIV tutti i giorni lavorativi dalle ore 08:00 alle ore 17:00 Piano terra, Edificio Malattie Infettive Via S. Massimo 16a Padova PD
Non è necessaria l’impegnativa del medico.
Test anonimo e gratuito
tel. 049 8213765
In entrambi i casi non è necessaria l’impegnativa del medico.
Test anonimo e gratuito, solitamente gli esiti vengono forniti 3/5 giorni dopo il prelievo.
tel. 049 8213765Se non trovi risposte ad una o più domande, o per qualsiasi
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NOTA BENE IL “PERIODO FINESTRA”: QUANTO ASPETTARE DOPO UN POSSIBILE RISCHIO
Se lo scopo è avere una risposta rispetto ad un contagio eventualmente appena avvenuto, è inutile fare il test ELISA subito dopo. infatti, quando il virus HIV penetra nell’organismo, gli anticorpi anti-HIV non si formano subito: esiste il cosiddetto “periodo finestra“, durante il quale si è stati contagiati e si è contagiosi, ma nell’organismo non è ancora avvenuta la sieroconversione, ossia «non si è ancora diventati sieropositivi», cioè non si sono ancora formati gli anticorpi specifici anti-HIV.Durante il periodo finestra il test risulta negativo sebbene si sia stati infettati e si sia capaci di trasmetterlo. Anzi questo è proprio il periodo di maggiore capacità infettiva, perché la replicazione del virus è in un momento di massimo picco.Il periodo finestra dura mediamente:
- 4-6 settimane, nel caso di test ELISA di terza generazione;
- 22 giorni, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta e secondo la Food and Drug Administration (FDA), con i test ELISA attualmente in uso nella maggior parte dei laboratori, ovvero i test COMBO di quarta generazione.
Si tratta di stime di tempo medio: vuol dire che nella maggior parte dei casi i tempi sono questi, ma in alcuni casi potrebbero protrarsi fino ai tre mesi. Per questo oggi l’indicazione generale è che a 3 mesi si è sicuri del risultato eventualmente negativo.Tuttavia, fare il test subito dopo il possibile evento a rischio può comunque essere d’aiuto per stabilire se non vi sia stata già una precedente infezione, e aiutare a “datare” meglio una eventuale infezione che dovesse risultare visibile al test solo successivamente, forse proprio quella legata all’evento a rischio.
I “tempi” consigliati per il test sono quindi:
- subito dopo il rapporto a rischio, solo al fine di rilevare un’eventuale infezione già precedente ad esso (quindi che non c’entra con esso);
- dopo un mese dal rapporto a rischio, al fine di superare la durata media del periodo finestra, in modo che un risultato negativo cominci a dare un po’ di tranquillità (nella maggior parte dei casi è già una risposta ragionevolmente certa, soprattutto con test di quarta generazione) ed in modo che un risultato positivo permetta di agire tempestivamente;
- dopo 3 mesi, che è la durata massima che potrebbe servire agli anticorpi per svilupparsi in alcuni casi minoritari, e in questo caso un risultato negativo ha un valore definitivo.
Un risultato positivo del test ELISA o COMBO non è mai una diagnosi certa al 100%, necessita sempre di un test di conferma, noto come test Western Blot, per una diagnosi certa e definitiva.per approfondimenti rimandiamo a casserosalute.it e a salutegay.it da cui sono tratti anche molti dei contenuti utilizzati in questa sezione. Inviaci un commento o una domanda privatamente: