#SVEGLIATITALIA SVEGLIATI PADOVA – È ora di essere civili TUTTE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONEUNIONI CIVILI ARCIGAY E…
Pubblicato da Circolo Tralaltro Arcigay Padova su Mercoledì 27 gennaio 2016
SVEGLIATITALIA – UNIONI CIVILI ARCIGAY E ARCILESBICA: “TANTE PIAZZE PER RACCONTARE L’UGUAGLIANZA SABATO 23 GENNAIO A PADOVA” #SVEGLIATITALIA
Manifestazione a Padova sabato 23 alle ore 16 di fronte a Palazzo Moroni.
Portate orologi, vecchie sveglie o i vostri cellulari e li faremo suonare tutti insieme nelle piazze.
Il 26 Gennaio il Senato inizierà a votare la legge sulle unioni civili. Padova, assieme a decine di altre città, scende in piazza per l’uguaglianza: in vista della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili, Arcigay Tralaltro Padova e Arcilesbica Il Riparo Padova si preparano a scendere in piazza sabato 23 gennaio alle 16 di fronte e Palazzo Moroni. Portate orologi, vecchie sveglie o i vostri cellulari e li faremo suonare tutti insieme nelle piazze.
Mattia Galdiolo Arcigay Tralaltro Padova: “Ci rivolgiamo alla cittadinanza intera, vogliamo dare a tutti e a tutte la possibilità di capire e comprendere la necessità di diritti e di uguaglianza di questo Paese, parleremo al territorio e alla società civile, alle famiglie che sul ddl Cirinnà sono state vergognosamente strumentalizzate da una retorica omofoba e a tutti coloro che vorranno essere in piazza con noi“.
Franca Chiarello ArciLesbica Il Riparo Padova: “Dopo tanti anni c’è in Italia, ormai rimasto uno degli ultimi paesi in Europa a non avere una legge sulle unioni civili, la reale possibilità che questo paese possa iniziare finalmente un percorso verso l’uguaglianza e verso il riconoscimento dei diritti delle persone lgbtq e delle famiglie omogenitoriali. Scendiamo in piazza per fare chiarezza e per ricordare a questo governo gli impegni presi che non possono più essere prorogati. L’uguaglianza non può più aspettare“.
Attraverso le manifestazioni sarà rivolto il seguente appello a Governo e Parlamento: “L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni. Il desiderio di ogni genitore è che i propri figli possano crescere in un Paese in cui tutti abbiano gli stessi diritti e i medesimi doveri. Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese. La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati.
Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone. Noi siamo sicuri di una cosa: gli italiani e le italiane vogliono l’uguaglianza di tutte e di tutti.”
Arcigay Tralaltro Padova