Tommaso Cerno
“A noi!”
il libro che indaga sui conformismi della società italiana e s’interroga su “cosa ci resta del fascismo nell’epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi”.
A PADOVA il 13 febbraio dalle ore 10 in Sala Anziani a Palazzo Moroni
Introduce la presentazione Alessandro Zan
Leggere la realtà di oggi mentre la si vive è difficile, ma Tommaso Cerno ha trovato una chiave illuminante: paragonarla a momenti clou dell’epoca del Duce. Gli italiani, ci dimostra, non sono cambiati, e situazioni e comportamenti di ieri tornano molto simili nel presente. La caduta di Berlusconi pare avvolta nello stesso mistero in cui avvenne quella di Mussolini. E la famosa seduta del Gran Consiglio del Fascismo si consumò in estenuanti, grigie trattative come un’attuale riunione politica. Insomma, per scoprire chi siamo, come scegliamo chi ci governa, quanto rischiamo di essere traditi e di tradire, se siamo ipocriti o coraggiosi, basta ricordare momenti del Ventennio.
Nella lingua italiana c’è una parola che, da più di novant’anni, non è mai passata di moda: “fascismo”. Definisce il Ventennio di Mussolini da cui, già nel ’45, abbiamo preso espressamente le distanze. Eppure da allora non abbiamo mai smesso di utilizzare l’aggettivo “fascista” per bollare uomini politici, movimenti, ma anche gruppi sociali e persino comportamenti comuni. In questo saggio, Tommaso Cerno parte da una semplice osservazione linguistica per riflettere sull’Italia di oggi. Perché continuiamo a usare un termine legato a un periodo storico ormai morto e sepolto? Vuol forse dire che qualcosa, di quel periodo, è rimasto nel modo di essere di noi italiani? Unendo analisi storica e interpretazione dell’attualità, Cerno va alla ricerca di figure carismatiche, scelte politiche e fenomeni sociali che mostrino una matrice comune con l’era del Duce. È solo un caso che Craxi e Berlusconi, come Mussolini, abbiano frequentato una scuola religiosa per poi concludere gli studi in un istituto laico? E, ancora scavando nelle vite dei nostri leader, cosa possiamo capire dal loro rapporto con mogli e amanti? Ma l’analisi di Tommaso Cerno non si ferma alle biografie: interpreta gli stili di comunicazione, dai comizi al balcone del Duce agli hashtag di Renzi; sfata l’idea che certi comportamenti siano tipici del nostro tempo (che cosa successe dopo il terremoto nel Vulture del 1930? E dopo quello dell’Aquila nel 2009?); individua pregiudizi e forme di discriminazione che portano dal Ventennio all’affare Boffo. E che dire dei disinvolti ribaltamenti di potere, dalla notte del Gran Consiglio del Fascismo a #enricostaisereno? Basato su un’accurata ricerca storica, ma raccontato con ritmo battente, A noi! è un’acuta e originalissima lettura della nostra Storia e del nostro presente. Che ci fa capire chi siamo stati, chi ci ha governato e ci governa. E soprattutto chi siamo, noi italiani.