Aricigay appoggia l’iniziativa di Anthéros.
Lettera aperta al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Padova, Chiarissimo Prof. Giuseppe Zaccaria
Chiarissimo Prof. Zaccaria,
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La “piccola soluzione” può essere adottata anche dalle singole Istituzioni. Per questo chiediamo all’Università di Padova di seguire l’esempio di altri Atenei italiani che già da tempo hanno adottato questa prassi: l’Università degli Studi di Torino (primo Ateneo in Italia: dal 2003), il Politecnico di Torino, e l’Università di Bologna. Questi Atenei permettono agli studenti transgender di richiedere il cambiamento del proprio nome nel libretto e nei documenti universitari, per poter frequentare i corsi, rispondere agli appelli, sostenere gli esami, vivere l’Ateneo senza che la loro privacy venga costantemente violata e senza sottoporsi a situazioni imbarazzanti e umilianti, che attualmente costringono una buona parte di questi studenti ad abbandonare l’università.
“Studenti Per – UDU”: «Come studenti dell’università di Padova non possiamo che schierarci a fianco delle persone transessuali e transgender contro l’odio e la discriminazione che le colpiscono. Un odio che non solo miete vittime nel nostro paese e in tutto il mondo, ma che limita la vita e i diritti civili e sociali di troppe persone. » – «In un paese che non riesce ad approvare una legge contro l’omofobia e la transfobia, nel quale gli atti di vessazione ai danni di omosessuali e transessuali sono all’ordine del giorno, ci sembra fondamentale dare degli strumenti concreti di lotta alla discriminazione. Se adottato, il doppio libretto per gli studenti in cambio di genere renderà l’Università di Padova un esempio per tutte le istituzioni italiane in materia di diritti.» affermano rispettivamente Chiara De Notaris e Marco Zabai, rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico.
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